UNISONIC - Unisonic

EarMusic/EDEL

Finalmente. Finalmente questo disco è stato dato alle stampe. Finalmente Michael Kiske e Kay Hansen sono un progetto che li vede uniti. Non accadeva da molto, molto tempo. Da quando entrambi hanno deciso di dire addio agli Helloween e dedicarsi ai loro relativi progetti. Il buon Kay si è dedicato con ampio successo ai suoi Gamma Ray, mentre l'ex ugola delle zucche teuotoniche è rimasto distante dalle scene per diverso tempo, riavvicinandosi pian piano. Ma Kiske ed Hansen sono fatti per lavorare insieme ed insieme sono capaci di sprigionare qualcosa di magico, come accade per questo splendido progetto chiamato Unisonic. Si era parlato di un ingresso di Kiske nei Gamma Ray, ma non poteva essere snaturata un'impronta ormai stabile di una band di grande successo. Era possibile anche un progetto semplicemente a nome Kiske/Hansen, ma vista l'esistenza degli Unisonic, l'ingresso in pianta stabile dell'ascia tedesca nel gruppo è avvento come un processo naturale. C'era tanta attesa attorno a questo disco nato circa tre anni fa. C'erano tante aspettative già quando poco tempo da è uscito l'EP Ignition, studiato proprio per comprendere come gli Unisonic potevano essere accolti dal pubblico. E certamente rivedere insieme i due membri che hanno reso celebre il nome degli Helloween e che con i due "Keeper", in particolare con il secondo capito, hanno inciso un'impronta importante nel mondo metal, non poteva che essere accolta a braccia aperto. Così ecco arrivare questo bellissimo Unisonic, in un progetto che comprende altri grandi musicisti come Dennis Ward al basso, Kosta Zafiriou alla batteria e Mandy Meyer alla seconda chitarra. Da un punto di vista musicale, Unisonic resta come stile ampiamente presente nel mondo power metal di matrice melodica, riporando al presente gli antichi fasti dei due Keepert, ma aggiungento l'impronta massiccia dei Gamma Ray e quella più rock dei Place Vendome, uno dei tanti progetti che nel corso degli ultimi anni ha visto Kiske coinvolto. Inutile dire che il disco è bellissimo ed è a dir poco perfetto, grazie a brani molto intensi ed ispirati, che alternano la potenza alla melodia con grande intelligenza. Non c'è nulla di studiato a tavolino, tutto avviene in modo spontaneo ed è questa la forza di un disco, che vede la band fuozionare in modo impeccabile, con Kay Hansen in splendida forma e con un Michael Kiske in uno stato di grazia assoluto, capace di incantare con la sua splendida voce che è rimasta tale. Unisonic è un progetto maturo, che ci prensenta un disco di personalità, formato da brani versatili e compatti, dall'impatto molto forte e dalla presa facile, supportati da una tecnica sopraffina e da arrangiamenti curati anche nel più piccolo dei particolari. La title-track Unisonic apre il disco e punta subito sulla potenza e sulla velocità emulando i migliori Iron Maiden, Souls Alive emula i migliori Gamma Ray, mentre Never Change Me può essere serenamente emulata al grande classico degli Helloween "I Want Out". Se con I've Tried vengono introdotto sonorità moderne ed innovative, con Never Too Late si passa ad un hard rock ipnotizzante, stesso dicasi per Renegade, song dalle sonorità tipicamente americane, corredata da uno splendido ritornello. My Sanctuary è un pezzo frizzante e diretto, Star Rider mostra il lato più oscuro del progetto, We Rise invece, esalta la sezione ritmica, che nel disco ricopre un ruolo fondamentale. La conclusiva No One Ever Sees Me infine, è in assoluto il momento più elevato del disco, una classica ballata immancabile dove viene fuori l'estro della voce di Kiske avvolgente ed intenso. Ottima anche la produzione, capace di donare ad Unisonic un suono molto moderno ed attuale. C'è chi si auspica una reunion degli Helloween in formazione originale, ma onestamente vista la qualità degli Unisonic, direi che non ne esiste assolutamente alcuna necessità.

Voto: 9/10

Maurizio Mazzarella